Guido I di Spoleto o Guidone (circa 805 - 860) è stato un nobile franco che divenne duca di Spoleto nel 842 ; suo figlio Guido fu re d'Italia e imperatore del Sacro Romano Impero.
Guido o Guidone, è menzionato sia dal Muratori nei suoi Annali d'Italia all'anno 843, che lo fa duca di Spoleto, che da monsignor Brizio, che lo fa marchese d'Ivrea.
Guido era figlio di Lamberto I di Nantes, uno tra i principali fautori di Lotario I. Giunse in Italia nell'834 insieme con suo padre, che era stato privato della contea di Nantes, al seguito di Lotario re d'Italia, quest'ultimo esiliato dall'imperatore Ludovico il Pio. Il conte Lamberto morirà nell'837. Alla morte dell'imperatore Ludovico il Pio, avvenuta nell'840, venne tolto il bando a Lotario ; Guido ritornò in Francia dove gli venne data l'abbazia di Mettlach in Lotaringia. Ritornò in Italia nell'842 e fu investito da Lotario del Ducato di Spoleto. Il Ducato di Spoleto divenne il fulcro della politica dinastica del "Guidoni", come venne chiamata la famiglia. Vennero fatte alleanze con i duchi di Benevento (Guido I sposò Itta, figlia di Sicone I di Benevento) e con gli Adalbertingi, cioè i marchesi di Toscana (Rottilde, figlia di Guido I, attorno all'875 sposerà Adalberto I di Toscana).
Nel 843 intervenne nella guerra civile beneventana seguita all'assassinio nel 839 del Principe Sicardo, intervenendo a favore del cognato Siconolfo di Salerno e più di una volta intervenne come arbitro nelle diverse contese. Erchemperto accusa Guido di cupidigia e corruzione: si sarebbe fatto versare ingenti somme di danaro sia da Radelchi che da Siconolfo, e avrebbe infine favorito la divisione del Ducato di Benevento nel Principato di Benevento, dato a Radelchi, e nel Principato di Salerno, a Siconolfo[2]. In seguito cercherà di separare gli stati longobardi. Nel 858, Guido sostenne Ademaro di Salerno nello scontro contro il Conte di Capua, Landone I. Grazie a questo intervento si assicurò il controllo della Valle del Liri, di Sora e di Arpino sottratte a Landenolfo I di Teano, fratello del Conte di Capua.
Nel 846 sarebbe riuscito con le sue sole forze a respingere fuori dal Lazio i Saraceni dopo che essi avevano compiuto il Sacco di San Pietro. In realtà questa affermazione è contenuta nel Chronicon di Benedetto del Soratte, che scriveva oltre un secolo dopo. Lo stesso Benedetto riferiva comunque che l'intervento di Guido aveva avuto aspetti comici: Guido aveva vinto militarmente, uccidendo molti nemici, ma i saraceni sopravvissuti erano riusciti a fuggire con l'intero tesoro di San Pietro.
Hij is getrouwd met Aeda Adula Adelaide de Benevet d´Italie Carolingiens.Bron 1
Guillaume de WAILLY (wailly) & Francis DIOCHIN (frdio)
Zij zijn getrouwd rond 829.
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